03 gennaio 2022
Un settore di grande attualità poiché termometro dei cambiamenti legati ai consumi e al modo di vivere che è in continua evoluzione. Se qualche anno fa lo strumento di misura era la quantità, oggi si volge l’attenzione sulla qualità, puntando sul benessere del pianeta e controllando la filiera produttiva.
Tutto questo perché le nostre azioni sono parti attive nel futuro del pianeta: mari inquinati, allergie alimentari, mutazioni climatiche, ecc., sono la conseguenza di nuove abitudini alimentari e nuove responsabilità etiche che si vengono a configurare. Non a caso ogni 18 giugno si celebra la Giornata Mondiale della Gastronomia Sostenibile, che si celebra dal 2016. Questo per sensibilizzare ogni consumatore al reale valore del cibo e la ricerca di un’alimentazione sana e priva di sprechi.
Non solo. L’Assemblea generale delle Nazioni Unite riconosce la gastronomia come espressione culturale, legata alle naturali diversità che caratterizzano il nostro pianeta. Quindi Assemblea, Unesco e Fao lavorano in sinergia per creare una continua connessione per collaborare con tutti gli Stati Membri, le Organizzazioni delle Nazioni Unite e tutti gli organismi internazionali e regionali.
Ma cos'è la gastronomia sostenibile? La gastronomia in sé sono tutte quelle varianti di cibo che possono riguardare un determinato Stato, Regione o Paese, legata alla cultura e non da meno ad usi e costumi locali. La sostenibilità invece è un comportamento dettato da scelte consapevoli.
Come si attua la sostenibilità gastronomica? Riducendo gli sprechi: ridurre l’uso d’acqua, prediligere prodotti a Km zero, utilizzare contenitori biodegradabili (dal packaging alle posate). Sono esempi diretti che nella lunga distanza porteranno benefici al pianeta e alle future generazioni, azioni che i consumatori di oggi hanno la possibilità di scegliere e acquistare.
Il 2021 è stata la svolta green della sostenibilità che riparte, decollando, nel 2022. In questo caso i riflettori sono puntati sul food ma possiamo considerare il discorso per tutti i settori. Unesco e Fao in questo senso promuovono iniziative condividendo in 26 città considerate Creative Cities of Gastronomy le migliori pratiche per promuove l’energia pulita per i ristoranti locali (elettricità e gas naturali), sensibilizzando l'opinione pubblica sulla gastronomia sostenibile attraverso canali Tv e spettacoli gastronomici, mostre culturali alimentari, destinate all'industria alimentare e agli agricoltori. La Fao, inoltre, è la prima promotrice di diete dalla cultura verde, salutari e sostenibili.
Tutti progetti volti a portare all’attuazione dell’ agenda per lo sviluppo sostenibile stabilita dall’Unesco e da conseguire entro il 2030. Un’ ambizione possibile solo grazie al contributo di tutti e necessaria per l’intera umanità.