07 Luglio 2022
L’allestimento di un locale oggi punta su meccanismi che seguono le tendenze del momento e non solo. La funzionalità degli arredi destinati a un locale di pochi metri quadrati risulta fondamentale, perché il successo dell’attività è la risultante del servizio offerto e della qualità dei prodotti serviti. Senza mai dimenticare l'esetica, ovviamente, nota dominante di un arredo che mette in mostra le sue carte più peculiari.
Quando i metri quadrati a disposizione per realizzare un arredo sono davvero esigui, è necessario conciliare l’esigenza di chi ci lavora insieme a quella dei clienti: attività lavorativa e accoglienza si incontrano restando nettamente divise. Che lo stile scelto sia minimal, shabby, moderno, ecc., la priorità in questo caso spetterà all’ergonomia. L’ergonomia studia le performance lavorative e il loro benessere, in relazione alle finalità della propria attività, alle attrezzature di lavoro ed all'ambiente di lavoro.
L’arredo più importante sarà ovviamente il banco bar. La sua forma verrà sviluppata per consentire all’ operatore di poter usufruire di una zona di lavoro ben distribuita e, al contempo, poter ospitare un buon numero di avventori senza mai bloccare il flusso di lavoro. In uno spazio piccolo il banco sarà sagomato o stondato o ridursi ad una barra dritta a secondo della forma in pianta del locale. Generalmente si sposerà una soluzione su misura per adattare ogni zona di lavoro che deve accogliere anche le macchine, come quella del caffè, lo spazio per le stoviglie e per la loro igienizzazione e altri elettrodomestici indispensabili per la ristorazione. L’altezza ottimale di un banco bar è di cm 115 da terra lato cliente e di cm 90 circa lato operatore.
Una delle soluzioni maggiormente utilizzate con successo per sfruttare al massimo lo spazio di un bar di ridotte dimensioni, è l’altezza. Molti locali, specie quelli che nascono in palazzi storici, scelgono di costruire un soppalco che spesso diventa la zona dove sistemare i tavolini e dove i clienti possono sostare più a lungo in relax. In tutti i casi la scelta dei tavoli e delle sedie deve essere ben calcolata. Devono poter accogliere comodamente 2 o 4 persone e, in base al tipo di bar, lasciare spazio per la consumazione della prima colazione, di bevande e aperitivi, che non si possono consumare al banco bar. Nei bar di pochi metri quadrati sono molto utilizzati anche i tavoli senza seduta ovvero mensoloni che hanno un’altezza di circa un metro e rappresentano un prezioso punto di appoggio. In tal modo i clienti possono anche sostare in una zona diversa dal piano mescita e consumare i prodotti in modo comodo. Di conseguenza questa opzione darà modo di scegliere sgabelli con o senza schienale magari sistemati davanti a una porzione del bancone oppure sfruttando una parete, che avrà come punto di appoggio una mensola di una larghezza massima di 30-40 cm. Una delle soluzioni più apprezzate è quella di consumare al bar davanti alla vetrina con vista su strada, proprio come un bistrot parigino.
Attenzione alla luce: che sia naturale o artificiale, in un contesto contratto sarà fondamentale per dilatare lo spazio perché il vero nemico di un locale piccolo è il buio. La luce infatti contribuisce a costruire il mood e l’atmosfera del locale. Sono poi assolutamente vietati i colori scuri diffusi. Il bianco e le tinte pastello più chiare sulle pareti e sui mobili e un colore vivace per dare profondità serviranno per enfatizzare alcuni elementi di arredo.
Per quanto contradditorio possa sembrare, arredare uno spazio ridotto può risultare davvero complesso perché molte azioni devono essere contemplate all’interno di un bar (dalle colazioni alla preparazione di panini o piatti veloci, dalla somministrazione al lavaggio, ecc.) e in questi casi è indispensabile chiedere aiuto a un interior designer specializzato, che sappia anche conciliare le esigenze di tipo estetico con le funzioni necessarie.
L’estetica nell’arredamento non è un particolare da porre in secondo piano, poiché per contraddistinguersi dai competitor, il design farà la differenza sull’emozione e la fidelizzazione dell’utente finale.